“Nel vetro trasparente si può trovare ogni colore. Il vetro diventa luce pura e la luce riflette lo spazio circostante. La luce riflessa mi ispira e mi porta in un’altra dimensione. Il vero concetto del mio lavoro non è il vetro, ma la luce”.
Ritsue Mishima
Le inedite creazioni dell’artista giapponese Ritsue Mishima sono ospitate sino al 30 ottobre, alle Gallerie dell’Accademia. “Ritsue Mishima – Glass works”, mostra ideata e progettata in occasione dell’Italian Glass Week e curata da Michele Tavola, presenta 32 sculture in vetro incolore che dialogano armoniosamente con le opere di Antonio Canova di cui quest’anno ricorre il bicentenario della morte.
L’inedita rassegna si snoda lungo il corridoio palladiano al pianterreno. Si apre con nove piccoli “Meteoriti” in vetro argentato, la cui superficie granulosa e irregolare interagisce con il candore dei bassorilievi di Canova. E’ anche questo un esplicito rimando al maestro di Possagno rappresentato dalla composizione “Lottatori” a richiamare l’omonima terracotta del grande scultore veneto esposta in sala 10 e collocata nell’elegante teca progettata da Carlo Scarpa, eseguita nel 1775 e ispirata al gruppo scultoreo antico conservato agli Uffizi. L’opera di Mishima si articola in due distinti elementi, lavorati separatamente e avvolti a caldo da cordoni di vetro, e simboleggia la quotidiana lotta creativa degli artigiani nella lavorazione del vetro.
Proseguendo lungo il percorso, il Tablino ospita alcune opere in vetro cristallo: “Vento”, “Arca di luce” e due versioni di “Cellula”, posizionate di fronte alla scrivania di Cicognara. Mentre nella tromba della impressionante Scala ovata, progettata da Andrea Palladio, si estende, per oltre 8 metri di altezza, “Colonna di luce”. 90 elementi di forma tondeggiante, simili l’uno all’altro ma tutti diversi nella loro unicità.
La mostra si conclude nell’atrio antistante al monumentale cortile palladiano con una superficie specchiante sulla quale 15 opere moltiplicano la propria immagine sul supporto che li ospita dando vita ad una affascinante installazione. Il vetro, accuratamente scelto e trattato con una tecnica personale sviluppata e affinata nelle fornaci di Murano nel corso dei decenni, è lo strumento attraverso il quale l’artista crea atmosfere, percezioni spaziali e sensazioni ambientali.
“Ritsue Mishima realizza le sue opere a Murano, ponendosi nella tradizione plurisecolare di questo centro. È un’artista molto sensibile e attenta ai contesti in cui espone le sue opere: vetri trasparenti o argentati, che non si impongono ma propongono un dialogo molto naturale e discreto con gli ambienti e con le opere con cui condividono gli spazi”.
Giulio Manieri Elia, direttore delle Gallerie dell’Accademia






