Venezia è arte, storia e cultura. Era il 1905 quando Amedeo Modigliani aveva preso uno studio, per due mesi, nelle vicinanze di San Sebastiano, a pochi passi dalle Zattere. Chissà se ha realmente dipinto in quelle stanze. Chissà se ha visitato la chiesa cinquecentesca di San Sebastiano. La facciata della chiesa è molto semplice, tuttavia all’interno è ospitato il prezioso ciclo pittorico di Paolo Veronese. Tra le altre opere ci sono anche quelle di Bonifacio de’ Pitati, Tiziano, Paris Bordone, Jacopo Sansovino, Jacopo Palma il Giovane e Alessandro Vittoria. A ricordare questo suo breve soggiorno lavorativo nel sestiere di Dorsoduro sono stati gli Amici dei Musei e dei Monumenti Veneziani. Un’associazione che ha deciso di rendergli omaggio, nel 2002, facendo collocare un’iscrizione. L’iscrizione è di colore bianco ed è appoggiata sul rosso mattone veneziano dell’edificio. Il contenuto è ripreso da una lettera all’amico pittore livornese Oscar Ghiglia:
Da Venezia ho ricevuto gli insegnamenti più preziosi della vita;
da Venezia sembra di uscirmene adesso come accresciuto dopo un lavoro…
Modigliani
Il maestro dell’arte contemporanea è rimasto in città per due anni, dal 1903 al 1905. Venezia è arte, storia e cultura. Ha frequentato la Scuola Libera del Nudo dell’allora Regio Istituto di Belle Arti, rendendosi conto che Venezia era il luogo per il suo apprendistato artistico. Venezia si trasforma in una città ricca di stimoli culturali. E’ grazie alle Biennali che si è avvicinato all’impressionismo francese, al simbolismo di Rodin, al secessionismo europeo e alla ritrattistica di Ardengo Soffici.
Venezia (…) giace ancora dinanzi ai nostri sguardi come era nel periodo finale della sua decadenza: un fantasma sulle sabbie del mare, così debole, così silenziosa, così spoglia di tutto all’infuori della sua bellezza, che qualche volta quando ammiriamo il suo languido riflesso nella laguna, rimaniamo incerti quale sia la Città e quale l’ombra.
John Ruskin