Venezia, San Marco

L’altro pomeriggio ho fatto una passeggiata fino a San Marco. E’ da tanto tempo che non mi sedevo sotto i portici di Palazzo Ducale. Mi pervade un senso di nostalgia, seppur amo essere circondata da così tanta bellezza. Sto leggendo un articolo online pubblicato sul Sole24Ore “Turismo, il Covid-19 ha allontanato 81 milioni di visitatori’ che fa riferimento ai dati del nostro Paese.

Il mio primo pensiero è per Venezia. Mi trovo a Palazzo Ducale, luogo simbolo di Venezia e già sede del Doge e delle magistrature statali. Davanti a me il campanile di San Marco, che svetta con i suoi 98,6 metri di altezza, e che i veneziani chiamano “El paron de casa”. Ha una statua segnavento, rivestita d’oro, dell’Arcangelo Gabriele, gli altorilievi di due leoni andanti e figure femminili a rappresentate l’allegoria di Venezia. Alla mia destra la Basilica di San Marco con le sue straordinarie cupole ed i mosaici.

Sono nel salotto del mondo e penso ai 23 milioni di turisti dello scorso anno che hanno calpestato i masegni di Piazza San Marco, dei nostri sentieri, dei nostri campi e campielli, che hanno preso la gondola e il vaporetto, che sono arrivati con le grandi navi. Venezia è città che deve molto al turismo. Gli americani hanno cancellato le prenotazioni e non riappariranno sulla scena italiana prima del 2021. L’imperativo, in questa lunga estate veneziana post Covid-19, è resistere e prendere lo slancio per le stagioni che verranno. Ci sono dei timidi segnali di fiducia che arrivano dai mercati europei. Venezia, come altre città d’arte, sta cercando di sopravvivere. Tutto è avvenuto così in fretta. Venezia senza turisti, con i suoi 50mila residenti, è sotto shock.

Mi alzo e decido di fare questo video, riesco a riprendere alcune delle cupole della Basilica, parte del Palazzo Ducale e la porta della Carta, con le statue raffiguranti la Speranza, la Carità, la Fortezza e la Prudenza ed il ritratto del Doge Francesco Foscari genuflesso dinanzi all’alato leone.

Venezia, nel 2019, sembrava affondata dal turismo di massa tanto che si era iniziato a parlare di “overtourism”. Oggi è l’assenza di turismo che sta distruggendo l’economia della nostra Venezia. Forse si deve pensare ad un progetto Venezia per il rilancio culturale del nostro capoluogo anche dal punto di vista di un marketing esperienziale e della comunicazione. Venezia si presenta ai nostri occhi come una straordinaria cartolina. Non ho mai visto così tante foto e video pubblicati sui canali social, che la riprendono in questa sua eterna bellezza. Anche io ci sto provando a raccontarla con il progetto VeniceFineArt e la mostra fotografica Venice People ma è necessario trovare delle soluzioni efficaci per evitare di assistere al declino della nostra città.

Non si sa se il mare invada la città

O la città si affondi nel mare…

Non si sa se il mattino la città si bagni nel mare

O al crepuscolo il mare si addormenti nella città…

Madlena Serdyuk

2 Replies to “Venezia, San Marco”

  1. Certo è triste vedere Venezia così, quasi spoglia seppur ne guadagna la sua bellezza. Mi ricordo il documentario “Teorema Venezia’ mi sembra che denunciava proprio l’eccesso di turismo mordi e fuggi che tra l’altro nulla porta alla città e contemporaneamente lo svuotamento della città in favore di pensioni e bed&brekfast. Io non vivo, come sai, a Venezia ma la amo molto e sono d’accordo con te ci sarebbe bisogno di una nuova progettualità turistica e forse questa potrebbe essere l’occasione.

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.