Bisognerebbe vivere la Laguna, patrimonio dell’umanità, per poter capire appieno Venezia. Ernest Hemingway si innamorò di questi luoghi incantati al punto da soggiornare a lungo a Torcello – una delle prime isole ad essere abitate dalle popolazioni di Altino che fuggivano dalle invasioni barbariche – per scrivere il suo romanzo Al di là del fiume e tra gli alberi. Lo scrittore statunitense era incuriosito dalla vita di Venezia, dai suoi mercati, dalle sue isole, dal silenzio, dalla lentezza del tempo, dai paesaggi unici che la laguna regala e dona al nostro sguardo. E’ qui che trovò terreno fertile per la sua arte, per le sue passioni, per la pesca e la caccia alle anatre.
Non vedo l’ora di perdermi di nuovo nell’incanto di Torcello, immersa tra le barene che sembrano galleggiare sul pelo dell’acqua disegnando linee orizzontali al confine tra cielo e mare, proprio come avevo fatto per la stesura del racconto “Miti e magie nella laguna Nord”. Era il 2001 quando Marco Piamonte, editore di Supernova, mi ha dato la possibilità di partecipare, con un mio inedito, alla stesura di “Raccontare Venezia”. 13 nuovi autori per altrettanti inediti e contraddittori volti di una città amata in tutto il mondo, e quasi mai capita. Una guida letteraria con cui affrontare nel terzo millennio le storiche pietre. Nuove voci per una città controversa.
… meraviglia del mondo in cui l’eco del silenzio sprofonda nel mare, mentre il vento s’infrange su tetti e campanili… (Raccontare Venezia).