Tra luci e musica. Era il 28 dicembre 2019 quando passeggiando a Venezia sono stata catturata da una dolce melodia e sono arrivata fino a San Marco. La città si era trasformata in un’eccezionale cassa acustica. Nelle settimane precedenti veneziani e residenti hanno vissuto giornate difficili, a causa delle acque alte eccezionali che hanno messo in ginocchio la città e le sue isole.
E’ stato il coro più numeroso d’Italia, la veneziana Big Vocal Orchestra, ad interpretare, con oltre 200 voci, la “Resistenza” di Venezia e dei veneziani all’acqua granda. Un evento, reso possibile grazie all’Associazione Commercianti di Piazza San Marco e alla pubblica amministrazione, per ritrovarsi e rimanere così ancora più uniti. Sono stati i loro canti a scaldarci in quell’occasione i cuori in una gremita (allora, ndr) Piazza San Marco. Anche l’albero di Natale ha rappresentato al meglio la tradizione con i suoi 13 metri di altezza diventando uno degli elementi clou dell’intera scenografia. Uno straordinario spettacolo, arricchito da fasci di luce che si riservano sulla meravigliosa facciata di Palazzo Ducale. Sono le voci di questi cantanti che hanno interpretato il nostro dolore per quanto accaduto e a lanciare al mondo un forte segnale, a dimostrare che la nostra città può rialzarsi, risanare le ferite e ridisegnare il suo futuro.
Oggi è il 24 dicembre 2020. E’ trascorso quasi un anno. L’Italia diventa zona rossa. Entrano in vigore i divieti di Natale e cominciano con 4 giorni di forti limitazioni varate dal governo. Sono a casa, sto scrivendo dal mio iPhone, dove sono conservati tanti ricordi. Con avidità guardo la galleria delle immagini e i video di quel 28 dicembre 2019, alla ricerca di quel minuto di spensieratezza per allontanarmi da tutto. Tra acque alte eccezionali, il Covid-19, le chiusure e la fine del turismo Venezia sembra volersi addormentare in quest’inverno lunghissimo.
Ho sempre pensato al Natale come ad un bel momento. Un momento gentile, caritatevole, piacevole e dedicato al perdono. L’unico momento che conosco, nel lungo anno, in cui gli uomini e le donne sembrano aprire consensualmente e liberamente i loro cuori, solitamente chiusi. Charles Dickens