Venezia, la Festa della Madonna della Salute

Venezia celebra oggi, 21 novembre 2020, la Festa della Madonna della Salute. L’attuale situazione Covid-19 ci riporta indietro nel tempo. Questa storia però risale al XVII secolo. La città è messa a dura prova, c’è la peste. Oggi, come allora, la città è svuotata, sospesa e aspetta la fine del Covid-19. Seppur preme per una urgente ripresa.

La costruzione della Basilica della Madonna della Salute, progettata da Baldassarre Longhena, rappresenta un ex voto alla Madonna per la liberazione dalla peste, a ricordare il momento in cui la Serenissima si libera dell’epidemia. E’ in quel momento che i veneziani decidono di costruire, per quasi 400 anni, il ponte votivo galleggiante, al fine di consentire il passaggio dei fedeli attraverso il Canal Grande da Santa Maria del Giglio alla chiesa della Salute. Purtroppo il ponte, al fine di contenere il diffondersi del Covid-19, non c’è. Ma, si rinnova, come allora, il voto che nel 1630 il Doge e il Patriarca di Venezia compiono affidando il popolo a Maria per la liberazione dalla peste. In quest’ottica deve essere intesa la speciale immagine dell’icona della Madonna che si trova sul portone centrale della basilica: “per abbracciare simbolicamente tutti i territori segnati oggi, come quattro secoli fa, dalla pandemia”. 

Mentre sto scrivendo ricevo su whatsup il trailer «Dalla Peste alla Salute. Storia delle pandemie a Venezia», ideato e condotto da Alberto Toso Fei. Vale la pena di vederlo e ascoltare. Mai come adesso un whatsup è così azzeccato. E’ molto di più di un documentario. “E’ un viaggio alla scoperta dei provvedimenti attuati dalla Serenissima per affrontare le epidemie nel corso della sua lunga storia”.

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