Venezia, Ca’ Dario

Ca’ Dario, seppur alto, stretto, inclinato, si presenta nella sua più totale maestosità. La pietra d’Istria, i marmi policromi, i medaglioni circolari e preziosi ornamenti si riflettono sulle acque del Canal Grande. È la scritta sulla facciata che desta l’interesse per questa splendida casa della Rinascenza e che recita: GENIO URBIS JOANNES DARIO. L’allora proprietario, Giovanni Dario che aveva commissionato il palazzo all’architetto Pietro Lombardo, non penso che volesse tramandare ai posteri la propria esistenza; mi auguro che volesse rendere omaggio alla grandezza della città, di questo “genio” che tanto ha amato.

Si può ammirare il palazzo anche da terra, non solo dal vaporetto o dall’approdo di Santa Maria del Giglio. La facciata interna si intravede dal suggestivo Campiello Barbaro, a pochi passi dalla Peggy Guggenheim Collection, ci sono uno spettacolare ponticello, un rio, mentre una cinta di mura sembra proteggere il giardino ed il palazzo dalle varie nomee.

E, si perché Ca’ Dario è conosciuto come “palazzo maledetto”, le fonti ci raccontano di proprietari che hanno perso immense fortune mentre altri sono deceduti di morte violenta. Tra miti e leggende la storia di Venezia continua a essere viva nel nostro quotidiano. È grazie alle gesta del passato che si può ancora migliorare. Un tempo c’erano il Doge, ambasciatori e segretari di Stato, capitani da mar, condottieri e spie. Come allora però in questa città ci sono i veneziani, quelli veri, che la rispettano e la amano.

2 Replies to “Venezia, Ca’ Dario”

  1. Meraviglioso palazzo in Canal Grande ricco di storia a volte funesta, il cuore mi porta a ricordi di tanti anni fa in cui le nostre storie per un attimo si sono incontrate

  2. Che dire maledetto o no questo palazzo, come tutta Venezia, è uno spettacolo e le leggende non fanno altro che accrescerne il fascino! Sapevo che a causa della ‘ maledizione’ nessuno voleva più acquistarlo, una follia!

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