Venezia “Quante storie”

Mentre stavo guardando ieri sera “Quante storie”, la trasmissione in onda su Rai3, mi sono ricordata di aver scattato un’immagine con il mio iPhone di una Venezia quasi immaginifica mentre in studio Massimo Cacciari, già sindaco della nostra città, ed il conduttore, conversavano su Petrarca, Boccaccio e Dante.

Le loro parole mi affascinavano e a un certo punto ho aperto iPAD e ho deciso di scrivere questo nuovo post per condividere non tanto la loro conversazione bensì questa foto che ritrae il ponte dell’Accademia, lo stazio dei gondolieri, una gondola, le “bricole”, il Canal Grande che sembra avere i colore di un’acquamarina ed il giardino annesso a Palazzo Franchetti Cavalli. Prima di fare questo scatto mi sono completamente assorta dalla realtà, sarò rimasta una ventina di minuti a guardare questo scorcio tutto veneziano e Palazzo Franchetti Cavalli che è la sede dell’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti. L’imponente palazzo neogotico fino a non poche settimane fa ha ospitato un percorso espositivo sui protagonisti del Novecento. Dalla metafisica di Giorgio de Chirico all’originale percorso di Giorgio Morandi, dal futurismo di Giacomo Balla al Surrealismo di René Magritte, dalla Bauhaus di Paul Klee alla New York di Franz Kline, dai colori di Joan Mirò alla materica arte di Leoncillo. In mostra anche la grande rivoluzione degli anni Sessanta e la sala dedicata ad Andy Warhol che realizza la profezia enunciata da Giorgio de Chirico, dichiarando come: “tutti i quadri debbano avere le stesse dimensioni e gli stessi colori, in modo che siano intercambiabili, e nessuno pensi di avere un quadro migliore o peggiore. E se uno è un capolavoro, lo sono tutti. E poi anche se il soggetto è diverso si dipinge sempre lo stesso quadro”. Continuano invece a vegliare su Venezia, ospitati nel giardino del palazzo con affaccio sul Canal Grande, i totem di Roberto Sebastian Matta, i veri guardiani di un futuro che è già oggi.

Ponte dell’Accademia,
giardino di Palazzo Franchetti Cavalli,
Canal Grande e stazio dei gondolieri
Ph Federica Repetto

2 Replies to “Venezia “Quante storie””

  1. Le foto sono molto belle, perché catturano, per le persone, la spontaneità del momento, cogliendo una luce e uno sguardo naturale. Invece per le foto di Venezia, i colori in una giornata qualunque, colgono sfumature di colori splendidi e vivaci, nella quiete di Venezia.
    Concludo con un apprezzamento molto positivo a Federica, per aver voluto renderci partecipi al suo progetto … Complimenti!!!…

    1. Grazie Donatella, è molto gentile. Sono felice che il progetto dedicato all’ArtBlogDiary e allo studio di particolari immagini sia stato così da lei ben descritto. La ringrazio per avermi dedicato il suo tempo, per avermi letta e per avermi scritto. Le auguro una buona serata, Federica

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