Giancarlo Ligabue è stato tra i paleontologi più famosi al mondo, aveva guidato oltre 130 spedizioni alla ricerca dell’origine della vita sul Pianeta e con Piero Angela ha girato i documentari più belli della televisione italiana..
Perché ne scrivo oggi?
Stavo semplicemente mettendo in ordine la galleria fotografica e ho ritrovato l’immagine di un disegno, “Testa di Vecchia”. E così riaffiorano alla memoria i ricordi. Tutto accade nel 2006, a Palazzo Ducale (immagine in evidenza Palazzo Ducale,ph Federica Repetto), quando Giancarlo Ligabue decise di rendere pubblica la sua straordinaria scoperta.
All’epoca scrivevo per Il Gazzettino e realizzavo video interviste per “PortalediVenezia”, una piattaforma online che in quel periodo era decisamente all’avanguardia ed è stata sviluppata da Roberto Scano. In quel pomeriggio del 2006 Giancarlo Ligabue si racconta in un’esclusiva intervista (che io e Roberto Scano consideriamo un’anteprima assoluta per l’online, ndr) annunciando che nel suo salotto di Palazzo Erizzo aveva un piccolo disegno a penna, raffigurante una “Testa di Vecchia”, acquistato come “ambiente leonardesco” (cm. 10×6). Ma Ligabue era invece convinto da ben 30 anni che si trattasse di un Leonardo.
L’imprenditore e paleontologo decise di approfondire e fare chiarezza una volta per tutte e così decise di interpellare per i disegni “leonardeschi” la professoressa Luisa Cogliati Arano, autrice di fondamentali studi su problematiche vinciane e tradizione manoscritta miniata. Gli esami scientifici sono stati invece condotti da Paolo Spezzani, specialista internazionale per le indagini radiologiche e fotografiche. E’ grazie agli studi effettuati che fu sciolta la riserva attributiva con cui su un numero di “Raccolta Vinciana” è stato cautamente presentato il disegno ed è stato possibile riconoscere il segno originale di Leonardo sotto una successiva rielaborazione. A conclusioni simili giunse Pietro C. Marani, presidente dell’Ente Raccolta Vinciana e docente di storia dell’arte al Politecnico di Milano e dello stesso parere favorevole erano, tra gli altri, anche Martin Kemp dell’Università di Oxford, consulente di Bill Gates per il “Codice Leicester” e Silvie Béguin del Museo del Louvre.
La caricatura, proveniente da prestigiose collezioni, si inserisce tra le opere databili tra il 1495 e il 1500. Risale invece al 1977 una curiosa pubblicazione di Giancarlo Ligabue dedica a Leonardo: “Leonardo da Vinci e i fossili”. L’imprenditore, businessman e paleontologo, grazie al suo istinto, aveva già intuito che il disegno era di Vinci.